NERVESA, PATRIA DEL GALATEO
Trattato nel quale, sotto la persona d'un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragionade' modi che si debbono o tenere o schifarenella comune conversazione, cognominato Galateo overo de' costumi(titolo completo)
Il Galateo overo de' costumi è un breve trattato scritto da Giovanni della Casa (1503-1556) probabilmente negli anni in cui si ritirò a Nervesa, paese del Trevigiano, tra il 1551 e il 1555, e pubblicato postumo nel 1558. L'opera era stata preceduta da un breve trattato in latino sullo stesso argomento, il De officiis inter tenuiores et potentiores amicos (1546). Allusioni indirette presenti nel testo del Galateo fanno ritenere che il trattato sia stato scritto tra il 1550 e il 1552, in un periodo di tranquillità seguito alla rinuncia di molte sue cariche e precedente la nomina a Segretario di stato voluta da Papa Paolo IV. L'opera fu dedicata a Galeazzo Florimonte, vescovo prima di Aquino e poi di Sessa Aurunca (da ciò il titolo dell'opera, infatti Galatheus è la forma latina del nome del dedicatario).
Il trattato, scritto in forma di dialogo platonico, per quanto l'interlocutore stia in ascolto del "vecchio" per tutto il trattato, condensa le molteplici esperienze di diplomazia e di vita cortigiana accumulate in qualità di Nunzio apostolico a Venezia e Segretario di stato durante il pontificato di Papa Paolo III.
Dietro il giovinetto si cela Annibale, il nipote prediletto dell'autore.
I trenta capitoli di cui è composto trattano i seguenti argomenti:
1) Ideale di vita: i buoni costumi sono utili alla società
2) Le azioni si devono fare non a proprio arbitrio ma per il piacere di coloro coi quali si è in compagnia
3) Cose laide da non fare o nominare
4) Aneddoto di Messer Galateo e del Conte Ricciardo
5) A tavola: modi dei commensali e dei servitori
6) Comportamenti da tenere in compagnia degli altri
7) Bisogna adattarsi alle usanze degli altri nel modo di vestirsi, di tagliarsi i capelli e la barba
8) Non avere a tavola modi violenti o noiosi o sconci; aneddoto di Messer Bandinelli
9) Utilità della ritrosia ma senza eccessi
10) Non si devono usare modi vezzosi come quelli delle donne
11) Evitare argomenti che non interessano o temi sottili difficili da capire
12) Condanna dei bestemmiatori e di coloro che raccontano i propri sogni - il sogno di Messer Flaminio Tomarozzo
13) Contro i millantatori e i bugiardi o coloro che si vantano
14) Sul linguaggio da tenere durante la conversazione: chiarezza, onestà; evitare parole sconce o dal doppio senso o le cerimonie fatte per tornaconto o per adulazione
15) Conclusione contro le cerimonie, perché degli uomini malvagi e sleali
16) Sulle cerimonie per debito o per vanità - le cerimonie imposte dalla legge da usare tenendo conto del luogo e delle usanze - aneddoto di Edipo e Teseo
17) Non usar cerimonie fuor del convenevole per non essere vanitosi
18) Le persone schifano l'amicizia dei maldicenti - condanna dell'eccesso del dar consigli
19) Bando agli scherni e alle ingiurie - occorre saper fare bene le beffe
20) Sui motti di spirito
21) Il conversare disteso deve rappresentare le usanze, gli atti e i costumi
22) Sul linguaggio da tenere durante la conversazione: chiarezza, onestà; evitare parole sconce o dal doppio senso
23) Prima di parlare bisogna sapere cosa dire - il tono della voce - scelta delle parole dal miglior suono e dal miglior significato
24) Lasciare che anche gli altri parlino - non interrompere qualcuno quando parla - il soverchio dire reca fastidio, il soverchio tacere odio
25) Aneddoto del Maestro Chiarissimo - il costume e la ragione sono i maestri per porre freno alla natura - l'educazione deve essere impartita fin nella più tenera età
26) La bellezza femminile: convenevole misura fra le parti verso di sé e fra le parti e 'l tutto
27) La bellezza è armonia: anche il vestire deve essere armonico
28) Fuggire vizi come lussuria, avarizia, crudeltà - ogni azione (vestire, portamento, camminata, parlata, stare a tavola, ecc.) deve essere armonica
29) Norme generali di comportamento
30)Ancora norme di comportamento
4 Comments:
At lunedì, 28 agosto, 2006, Anonimo said…
Accipicchia.. è l'inotssicazione di maiale di sabato sera hce ti fa parlare amichetta?
At mercoledì, 27 settembre, 2006, Anonimo said…
non parlarmi di ciao bei che il suino sta ancora scalciando nel mio pancino
At mercoledì, 27 settembre, 2006, Anonimo said…
hai notato che a nervesa (dove eravamo domenica sera) altro che galateo: bestemmi condite da insulti e piatti spaccati! e tu che ti sei anche rinchiusa in gabbia! robe da matti!
At giovedì, 28 settembre, 2006, Anonimo said…
lascia stare ho ancora male alle braccia!!!!(però ne è valsa la pena!ho fatto ben undici giri...si va beh anche fabio ha dato il suo misero contributo! ;P ) però la trippe non erano malaccio,devo convincere la nonna a ricominciare a prepararle!
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