Curiosando qua e là ...

Curiosando tra le pagine di un giornale, leggendo un libro o guardando la TV a volte ci capita di venire a conoscenza di fatti insoliti o di avvenimenti talmente strani da risultare inverosimili...ecco quello che ha colpito me!

27 agosto 2006

MEMORIE E CONTROMEMORIE DI UNA GEISHA

Parlando di "Memoirs of a Geisha", Arthur Golden cerca di trasmettere un inafferrabile concetto: "Ci sono due miti a proposito delle geisha. Uno è che le geisha sono delle prostitute. Questo mito è sbagliato. L'altro è che le geisha non sono delle prostitute. Anche questo mito è sbagliato".Ma la geisha alla cui vicenda egli si è ispirato, Iwasaki Mineko, non è d'accordo con la visione di Golden e proclama la sua indignazione per il tradimento dello scrittore. Tradimento nei suoi confronti, tradimento nei confronti di Gion, uno dei quartieri delle geisha di Kyoto e il mondo in cui si muove la protagonista del romanzo.Il romanzo, pubblicato nel 1997 e tradotto finora in 32 lingue, ha venduto quattro milioni di copie solo in inglese ed è stato nella lista dei bestseller del New York Times per 58 settimane. La reazione della Iwasaki arriva con tre anni di ritardo, perché ella non conosce l'inglese e ha potuto leggere il libro solo dopo che, nel novembre 2000, è stato finalmente tradotto in giapponese. In un'intervista dice: "Golden ha preso la storia della mia vita, l'ha romanzata con le sue fantasie, ha aggiunto falsità. Il libro parla solo di sesso. Chiunque legga il libro pensa che sia basato sulle mie esperienze. E se questo è vero, allora io sono una prostituta". La Iwasaki ha chiesto come risarcimento ad Arthur Golden e alla sua casa editrice, la Random House di New York, una cifra pari a 20 miliardi di lire. Otto pagine di denuncia sono state depositate presso la Corte Federale di Manhattan. La Random House dice che Mineko non ha merito. Staremo a vedere. La Iwasaki, che ha lavorato come geisha dal 1965 al 1980, l'ha accolto nella sua casa di Kyoto e ha risposto alle sue domande sulle regole e i riti della vita di una geisha. Golden non è proprio uno qualsiasi. Dopo la laurea in Storia dell'arte a Harvard, si è specializzato nell'arte giapponese e ha poi conseguito un master in Storia del Giappone alla Columbia University. Ha lavorato anche per un certo periodo a Tokyo.Quando stava già scrivendo il suo libro, un amico gli ha presentato la Iwasaki, che gli ha dato subito fiducia, non essendo un giornalista interessato a fatti riguardanti i suoi clienti e la sua vita privata. Sebbene Bungei Shunju, l'editore giapponese, si dica soddisfatto, "Sayuri" - così si chiama in Giappone il libro di Golden - non è stato un bestseller e non ha dato origine a nessun dibattito sul fenomeno "geisha".Pochi hanno letto interamente il romanzo. Il motivo è che un occidentale che scrive su un argomento così tipicamente giapponese sembra poco interessante per un lettore giapponese. Inoltre, molti giapponesi pensano che gli occidentali puntino troppo sul lato trasgressivo, piuttosto che su quello culturale.Per giunta, c'è poca fiducia sull'autenticità di uno scritto di uno straniero su un mondo tanto chiuso, soprattutto agli stranieri. C'è un po' di fastidio nel vedere la propria cultura spiegata da un estraneo.La traduttrice, Hagino Hiroko, pensa che questo libro attinga all'immagine stereotipata che gli americani hanno già del Giappone, è "come gli americani vorrebbero il Giappone". E' anche vero, però, che questo libro non era stato pensato per i giapponesi.Lesley Downer afferma: "Penso che la gente dimentichi che quel libro è un romanzo. Uno splendido romanzo, ma scritto da un occidentale per un pubblico di lettori occidentali".Golden comunque ha speso nove anni per dare credibilità al suo romanzo. Sembra strano, però, che dopo uno studio così approfondito, abbia lasciato nel romanzo errori grossolani. Così come è strano che la voce più importante contro il libro sia proprio quella della persona che l'autore ha citato come ispiratrice. Secondo Mineko, Golden ha commesso parecchi errori e ha dato troppo risalto al ruolo del sesso nel mondo delle geisha.Era parte della sua occupazione fornire prestazioni sessuali? A una domanda così diretta, Golden non può che rispondere: "Senza dubbio!". La Iwasaki spiega che la risposta non è così semplice: 'Poteva esserci qualche coinvolgimento di tipo sessuale, ma era soltanto una piccola parte dei nostri servigi, non la base del nostro lavoro. Ovviamente, ci sono ragazze che sono più disposte a concedersi per denaro. Ciò accade in ogni campo. Ma non riguarda la maggioranza. Io non ho mai venduto il mio corpo. Nessun cliente mi ha mai toccato. Chi legge il libro, pensa che sia basato sulla mia esperienza. E se è così, io sembro una prostituta. Questo libro fa sembrare stupide le donne. Tutto quello che fanno è passare da un uomo all'altro, correndo dietro i soldi. In realtà lo scopo del sistema delle geisha è quello di permettere alle donne di raggiungere la propria indipendenza. Siamo artiste. E' così che ci guadagnamo da vivere. Il sesso non c'entra.' La storia di Sayuri ha alcune analogie con quella di Mineko. Entrambe furono vendute dai genitori, entrambe sbocciarono in grazia e bellezza fino a diventare la geisha più famosa della propria epoca.Ma mentre il romanzo è ambientato fra gli anni '20 e '40, la storia di Mineko è attuale.Mineko è nata nel 1949, ultima di 11 figli. Suo padre decorava kimono. Le sue due sorelle maggiori erano geisha. Poiché una di loro aveva molti debiti, la tenutrice della casa per geisha chiese ai genitori di ripagarli dandole anche Mineko, che allora aveva quattro anni, che sarebbe diventata sua figlia adottiva. Non era raro allora che succedesse una cosa del genere. I genitori non volevano, ma non c'era altra possibilità.A sei anni ha cominciato il suo apprendistato. A quindici è diventata una maiko e il giorno del suo ventunesimo compleanno, nel 1970, ha cambiato il colletto da rosso a bianco, diventando così una geisha. E' in questo momento che avviene la tradizione del "mizu age".Golden afferma che Mineko gli ha confessato di aver stabilito un record in quell'occasione. Mineko conferma che si raggiunsero i cento milioni di yen, più un appartamento e dei kimono, ma non si concluse nulla per l'intervento della tenutaria dell'okiya.Non ci fù del sesso. Anche in seguito ebbe molti ammiratori, ma mai una relazione fisica. Tra l'altro, era anche illegale vendersi in questo modo, ma è chiaro comunque che queste cose accadevano e accadono.A ventinove anni, grazie alla sua popolarità, aveva ripagato i suoi debiti e messo da parte un bel po'. Decise quindi di smettere. "Non avevo intenzione di essere una geiko per tutta la vita. C'erano altre cose che volevo fare". E fu così che in breve tempo si trovò innamorata, sposata e con due figlie, ma orgogliosa della propria carriera: "Non ho rimpianti".

9 Comments:

  • At domenica, 27 agosto, 2006, Anonymous Anonimo said…

    ARTISTE SI, MA PUR SEMPRE MERCI!NON IDEALIZZIAMO IL RUOLO DELLA GEISHA!FINO AGLI ANNI 40 IL MIZU AGE VENIVA PRATICATO SU RAGAZZINE DI DODICI TREDICI ANNI E CMQ OBBLIGATORIAMENTE MINORENNI....SE NON è PROSTITUZIONE(MINORILE TRA L'ALTRO)UNA MESSA ALL'ASTA DELLA 'PRIMA VOLTA' NON SO COSA ALTRO SIA!DONNE DI CULTURA E ABILITà ECCELSE,NON VI è ALCUN DUBBIO SU QUESTO(COME LE NOSTRE CORTIGIANE DEL RESTO)MA PUR SEMPRE PROSTITUTE

     
  • At lunedì, 28 agosto, 2006, Anonymous Anonimo said…

    Si però allora il film è molto diverso, perchè apparte la vendita della prima volta e il tentato stupro del generale, saynuri non si è mai concessa, fatto sta che appunto come dici è un raccontodi un occidentale per occidentali e funziona, è cmq magico e ti inserisce in un mondo che noi non comprendiamo. che sia uan storia vera o no, non è molto importante

     
  • At giovedì, 31 agosto, 2006, Anonymous Anonimo said…

    ciao.. sono Marco Pin.... ma ti piace proprio scrivere.... tra qualche giorno lleggerò un pò meglio il tuo bog.... per ora ti saluto... ciao... un beso

     
  • At giovedì, 14 settembre, 2006, Anonymous Anonimo said…

    Troppo lungo questo articolo....

     
  • At mercoledì, 27 settembre, 2006, Anonymous Anonimo said…

    il libro non l' ho ancora letto ma il film è cmq bellissimo...esci dalla sala che t senti più leggera e aggraziata!...e desiderosa di imparare la mistica danza dei ventagli!

     
  • At mercoledì, 27 settembre, 2006, Anonymous Anonimo said…

    quando mi presti il divuddì ella porcella?

     
  • At giovedì, 28 settembre, 2006, Anonymous Anonimo said…

    sta sera!(quante volte hai sentito questa frase?)

     
  • At mercoledì, 04 ottobre, 2006, Anonymous Anonimo said…

    anche troppe! giovedì sera me lo poprti promesso??? siii crederghe!

     
  • At sabato, 07 ottobre, 2006, Anonymous Anonimo said…

    Me l'hai portato finalmente ma comnque non funziona come sospettavo vabbè troveremo un modo!

     

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